Rayas

La storia

“Rayas” è una sintesi dell’operatività della compagnia che si muove in un territorio dalle forti valenze popolari sardo-mediterranee e insieme della ricerca e innovazione scenica contemporanea. Questo lavoro è un omaggio al poeta-scrittore Salvatore Cambosu e alla sua opera più importante: Miele Amaro. Da Miele Amaro sono tratti e trascritti per la scena racconti, poesie e alcuni canti. Una sorta di antologia articolata sugli argomenti dell’identità sarda, le sue varianti linguistiche e i suoi autori in cui gestualità e musica sono gli elementi che sciolgono gli ostacoli linguistici o tematici e ne fanno uno spettacolo universale.

Lo spettacolo

In “Rayas” sono presenti azioni e coreografie tratti da diversi spettacoli della compagnia in cui l’ oggetto maschera, una costante del teatro “fueddu e gestu”, diretta da Giampietro Orrù, può avere un ruolo graduato, di apparizione improvvisa, o una funzione drammaturgica determinante.
Le musiche sono state ispirate dalle suggestioni sceniche nate all’interno dello spazio teatrale, in un gioco-lavoro di esplorazione e rielaborazione di sonorità, ritmi e melodie madri dell’Isola. In questo tappeto musicale si intrecciano sonorità contemporanee – contrabbasso e fisarmonica – con sonorità arcaiche – benas, suittos e percussioni. Alla voce il ruolo di raccontare e ricamare le trame.

Esigenze tecniche

Spazio scenico: 6 m (larghezza) x 8 m (profondità) + 3 m (altezza dal piano del palco al soffitto)
Carico luce al palcoscenico: KW 06
Durata: 50 minuti
Pubblico: per tutti